"Questo è un progetto per ospitare tutte le lingue del mondo, le idee, dare voce a chi oggi ha ancora qualcosa da dire,
spinto dal desiderio e consapevolezza di partecipare, foss'anche di indignarsi per quel che auspichiamo di migliore
e che insieme costruiamo giorno per giorno."



 
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   Senza Porto

 


  
Il progetto di riqualificazione del porto di Amalfi continua a far discutere la città.
La maggioranza sul punto, addirittura, ha manifestato segni di cedimento, acuendo contrasti in seno al Consiglio Comunale guidato dall'amministrazione De Luca.

Sull'argomento della riqualificazione del waterfront c'è stata un'alzata di scudi da una parte di chi avversa la riqualificazione per motivi di tutela del paesaggio, dall'altra per spirito d'opposizione e da un'altra ancora per interessi di classe.

Insomma, il porto di Amalfi racchiude in se una miscela di questioni su cui poter scrivere un saggio da intitolare: “Quando i conservatori preferiscono egemonizzare il potere”.

Sì proprio così, è fintanto evidente l'intento di ostacolare la riqualificazione di un'opera così importante, un po’ come si è verificato per la questione degli Antichi Arsenali di Amalfi, il garage Luna Rossa che si fatica a non scorgere i reali interessi di una "classe" che con piglio, s'è bardata di ogni armatura pur di difendere il territorio, e dividere una città.

Non è una questione di salvaguardia del paesaggio che noi teniamo principalmente a cuore: diciamoci la verità?

Almeno non è questo il motivo principale di chi s'agita sulla questione della riqualificazione.
La convinzione che mi balena per la testa è che a chi avversa il porto meno importa della tutela del paesaggio, sia l'ennesimo paletto per non cambiare alcunché, e lasciare le cose come stanno.

Sia chiaro, questo non vuol dire che siamo daccordo con il progetto preliminare della SACAIM che convince poco in termini di scelta e di opere da realizzare, ma tantomeno voler come pare radicato in buona parte di chi parla di porto, sostenere surrettiziamente una posizione di “convenienza” particolare piuttosto che generale frapponendo, prioristicamente ogni sorta di ostacolo.

Lo sconforto nasce quando si discute di progetto di finanza sì, progetto di finanza no, ponendo l’uomo di strada di fronte ad una scelta che implica valutazioni complesse, spesso liquidate in uno scontro presagio di ulteriori vicende che di fatto non portano a niente, se non a sterili discussioni, su questioni tecniche.

Progetto di finanza a parte, è impensabile che un porto insicuro come quello di Amalfi possa rimanere nelle condizioni attuali e se non sia necessario ripensare tenendo conto degli errori del passato, ad una soluzione progettuale condivisa dal punto di vista dell’impatto, ma certamente non a spese degli amalfitani.

Non si può continuare con certe logiche di pseudo partito per andare sempre e comunque contro, come si è fatto chiamando al capezzale dell'ammalato tanti illustri "dottori" che unanimemente si dicono contrari a realizzare l'opera, al di là del progetto di finanza.

Sia inteso, questo non vuol dire che si è a favore del porto di Amalfi così com'è nel progetto SACAIM, che non piace a nessuno, quanto infastidisce l'approccio alla questione, come se le cose fossero cadute all'improvviso dal cielo.

Il tempo delle facile accuse e del chi è con me è salvo, non regge più il confronto, neppure di chi astutamente sa ma mente quando alla riqualificazione frappone ostacoli di ogni sorta tra cui la tutela ambientale, aspetto primario, ma che a dire il vero nelle intenzioni, spesso è solo apparente.

E’ il caso di ribadire, che non si vuole che chi ha sempre lavorato nel bacino portuale debba andare a casa, ma sol che prenda coscienza che la moltitudine della gente in questa città lavora alacremente, ed è giusto che aspiri a godere di una risorsa comune con ricadute economiche per la città, con o senza il promotore finanziario.

Da tutta questa vicenda, c'è da auspicare che Amalfi sia salvaguardata paesagisticamente e non la si oltraggi per interessi economici solo in favore di pochi, o quantomeno si bilanci tutto ciò a vantaggio dell'intera comunità.

Altrimenti, Amalfi e la sua economia continueranno a rimanere senza porto, e la questione del promotore sarà solo una questione di facciata.

Sì perchè se tutto resterà com'è, o il porto anche senza progetto di finanza continuerà ad essere solo ad appannaggio di pochi, e se questa è la logica dominante, allora, è indifferente che lo gestica uno "straniero".

      Postato da - domenica 27 gennaio 2008 alle 15.55 Commenti (2)

   Minori: l'Orchestra di fiati si presenta

 


   Ciao a tutti ,
vogliamo raccontarVi un sogno ed una storia bellissima:
è quella della nascita dell’orchestra di fiati “ Costa d’Amalfi “…. è la storia di alcune ragazze e ragazzi della Costiera Amalfitana che amanti della musica perfezionano la loro formazione al Conservatorio Musicale di Salerno per creare un’orchestra che porti il nome della Costa d’Amalfi nel mondo.

L’orchestra nasce nel solco della grande tradizione musicale e culturale degli abitanti della Costa d’Amalfi; nasce per contribuire a diffondere la nostra grande musica napoletana ed Italiana nel mondo;
nasce per stare insieme e vivere un’esperienza meravigliosa, per far festa e trasmettere gioia negli altri e portare un messaggio di pace con il solo linguaggio universale che tutto il mondo comprende.

La grande valenza di questo evento è da ricercare anche e soprattutto nel fatto che viene realizzato con musicisti della Costa d’Amalfi, a coronamento di anni di impegno e sono una risposta concreta alla capacità di realizzare eventi musicali con artisti locali.
L’orchestra non è che un’altra tappa di un cammino bellissimo che noi abbiamo fatto nella nostra vita… quante lezioni al conservatorio… quanti pomeriggi e quante volte insieme a suonare…. quanto tempo e quanta pazienza nel provare e riprovare insieme per ottenere le giuste sonorità.

CHI SIAMO
Siamo un gruppo di giovani musicisti ed insegnanti di musica, diplomati e diplomandi della Costiera Amalfitana accomunati da una grande passione per la musica e per la nostra terra.

COSA VOGLIAMO e cosa ci auguriamo di fare:
semplicemente fare grande il nostro territorio e creare una ragione in più per venirci a trovare, essere una realtà che attrae turisti che vogliono vivere un esperienza di musica e convivialità, mentre vogliamo essere momento formativo e di interscambio con i musicisti di tutto il mondo, attraverso master class, operando in sinergia con scuole di alto perfezionamento musicale e tutte le istituzioni preposte allo sviluppo culturale e musicale, siano esse pubbliche o private.

La nostra “ MISSION “ è quella di :
a) promuovere tra i giovani musicisti una nuova realtà associativa musicale, favorire lo scambio con altre realtà presenti sul territorio locale, nazionale ed internazionale
b) essere veicolo promozionale per la conoscenza della Costiera Amalfitana nel mondo, divulgando ancor di più la sua esperienza non solo nella musica ma in tutti i suoi aspetti artistici, economici, storici e culturali;
c) creare un interscambio formativo con istituzioni e realtà similari;
d) essere un punto unione per il disagio giovanile favorendone l’aggregazione;
e) essere un trampolino ed una vetrina per giovani musicisti della Costiera Amalfitana per approfondire in loro il repertorio specifico dell’orchestra di fiati.

CURRICULUM del DIRETTORE ARTISTICO M° Luigi Avallone

Luigi Avallone nato a Vietri sul Mare il 1954, si è diplomato in tromba, in composizione presso il Conservatorio di musica di Salerno e in strumentazione per banda presso il Conservatorio di musica di Parma.
E’ docente di teoria, solfeggio e dettato musicale nei Conservatori italiani dal 1978.
Ha suonato con l’Orchestra Scarlatti della RAI di Napoli, il teatro dell’Opera di Roma e nel 1985 con l’orchestra dell’ A.A.I.A.S. si esibisce al Vivian Beamont Theater di New York.
Terminato gli studi accademici ha perfezionato gli studi di composizione con il M°Renato Piemontese.
Ha seguito il II Corso di perfezionamento per direttore di banda tenuto in Roma presso la sede della Banda dell’ esercito italiano con i docenti M° Fulvio Creux, direttore della Banda E.I. ed il dott. Thomas Fraschillo, direttore delle bande presso l’ Università del Southern Mississippì.
Nell’A.A. 2002/2003 collabora con il M°Creux per “il corso di direttore per Orchestra di fiati” organizzato presso il Conservatorio di musica G. Martucci di Salerno.
Dal 1983 al 1990 ha collaborato con il M° Imparato (allora direttore della Banda musicale della Polizia di Stato) per la revisione di brani lirici e sinfonici.
E’ stato relatore al seminario sulla figura del M° Pellegrino Caso organizzato dall’AMBAC Veneto in collaborazione con la Regione Veneta, Provincia di Venezia e Comune di Chioggia.
Nell’A.A. 2004/2005 e 2005/2006 è stato nominato presso il Conservatorio di musica di Salerno docente di Composizione per Orchestra di fiati, Storia della letteratura specifica sul Corso sperimentale di TSS1 di Strumentazione per banda.
Dal 2000 è direttore artistico del “Concorso nazionale di composizione originale per banda “Pellegrino Caso”.
Autore di numerosi composizioni originali per orchestra di fiati sia in organico vesselliano che in organico di symphonic band, ha trascritto per banda molteplici brani tratti dal repertorio lirico e sinfonico.
E’ stato invitato come direttore ospite in parecchie stagioni artistiche;
Ha diretto dal 1987 al 1995 la banda “Città di Vietri sul Mare”;
Dal 1995 al 2006 ha diretto l’orchestra di fiati “Pellegrino Caso”.
Ha sempre ricercato ed ottenuto un sound, più brillante e più chiaro di quello della banda tradizionale, nonché più equilibrato nella distribuzione agile e snella dell’organico.
Cattura l’attenzione di un attento ascoltatore per una maggior cura nell’intonazione, oltre che per una più raffinata gamma delle dinamiche espressive.
In qualità di direttore artistico dell’ A.GI.MU.VI. organizza convegni, corsi su problematiche bandistiche e da due anni organizza stages e mostre di strumenti a fiato in collaborazione con Buffet & Crampon, Antoine Curtois e Besson.

Sotto la sua direzione l’orchestra sta seguendo un percorso formativo che la porterà alla realizzazione di eventi musicali, non solo in Costa d’Amalfi ma in tutto il mondo, con il nome Costa d’Amalfi.

ORGANICO Orchestra di Fiati “ Costa d’Amalfi”

L’ Orchestra di Fiati Costa d’Amalfi è formata da quaranta elementi, tutti residenti in Costiera Amalfitana ed esegue brani dei maggiori compositori di musica per fiati.


Flauti Corni
1 Scannapieco Vincenzo 1 Proto Antonio
2 Michele Barbarulo 2 Vuolo Alessandro
3 Di Crescenzo Cristian
Oboe
1 Avallone Caterina Trombe
1 Barbarulo Saverio
Fagotto 2 D'Arienzo Antonio
1 Scala Giuseppe 3 Esposito Antonio

Clarinetti Cornette
1 Amendola Massimo 1 Lucibello Daniele
2 D'Amato Paolo 2 Vuolo Giovanni
3 Buonocore Demetrio
4 Parascandolo Giovanni Tromboni
5 Lucibello Domenico 1 Cuccaro Salvatore
6 Liguori Giovanni 2 Talamo Giuseppe
7 Pagano Rosa 3 Tisi Rocco
8 Dell'Isola Salvatore
9 Costa Filomena Euphonio
10 Di Lieto Cristina 1 Mansi Gioacchino
11 Sammarco AnnaSofia 2 Staibano Francesco
12 Abbondati Angelo
Tuba
Clarinetto Bs 1 Della Mura Gerardo
1 Del Pizzo Carlo
Percussioni
Sax 1 D'Acunto Vincenzo
1 Rossi Giovanni 2 Costa Giuseppe
2 Fusco Ornella 3 Lembo Giuseppe
3 Brucale Martino 4 Lembo Simone
4 Tagliaferri Vincenzo 5 Avallone Antonio

REPERTORIO:
L’ orchestra di fiati esegue brani dei maggiori compositori di musica per fiati :
Jan van der Roost; Sparke; Jaconb de Haan; Jan de Hann; Holst; Cesarini; Naohiro Iwai; Gerswin; Van Mc Coy; Tamanini; Carnevali; Mangani; Somadossi; Pusceddu; De Marino; Sormani.
Una particolare attenzione alla musica napoletana e alla musica per audiovisivi.

SCUOLE MUSICALI COLLEGATE
Scuola di Musica Comunale “V. Cammarota”

LINKS INFORMATIVI

WWW.PRO.LOCO.MINORI.SA.IT ……ORCHESTRA DI FIATI

e-mail:[email protected]

INDIRIZZO:

A.M.C.A. Via Roma n. 66 - C.A.P. 84010 MINORI ( SA )

CONTATTI:
Tel: 338.2808792 Fax: 089.877428

STAFF:

Organizzazione e gestione Gioacchino Mansi
Relazioni esterne Michele Ruocco
Amministrazione Alfonso Lembo
Comunicazioni e gestione sito Mario De Iuliis





      Postato da - domenica 25 novembre 2007 alle 16.09 Commenti (0)

   Cultura e sviluppo esperti a Ravello

 


  

Direttori di musei e di teatri, esponenti del mondo della cultura, delle università, politici e amministratori, italiani ed europei si riuniscono a partire da oggi per la seconda edizione di Ravello Lab-colloqui internazionali.

L'orientamento è unanime: occorre potenziare gli interventi, sia pubblici che privati, per far sì che la cultura conquisti nuovi e maggiori spazi, divenendo così uno dei fattori trainanti dello sviluppo, sociale ed economico, in Europa.

Ravello Lab, laboratorio internazionale permanente su cultura e sviluppo, presentato ieri presso il ministero per i Beni e le attività culturali, intende proporsi come un interlocutore rappresentativo degli operatori e della società civile in grado di sollecitare l'attenzione di cittadini e istituzioni e avviare un dialogo operativo con governi nazionali e organismi europei su politiche e strategie per la cultura.

Il tema di quest'anno è appunto «L'economia della cultura nell'Europa a 27». Il progetto è promosso da Federculture, Centro universitario europeo per i beni culturali e Formez.

(tratto da Il Mattino edizione Salerno)

      Postato da - mercoledì 24 ottobre 2007 alle 19.25 Commenti (0)

   Petizione contro Unico Costiera

 


  
Petizione popolare via internet per chiedere correttivi al biglietto Unico Costiera recentemente prorogato fino al 31 ottobre.

È stata promossa dal giornale on-line «Il Foglio Costa d'Amalfi», in seguito alle sollecitazioni di numerosi cittadini e turisti che protestavano contro l'obbligatorietà del ticket di 5 euro.

E proprio in questi giorni è avvenuto l'inoltro, in forma telematica, della petizione sottoscritta presso il sito del giornale amalfitano da oltre quattrocento persone, molte delle quali residenti anche in altre zone d'Italia.


(da Il Mattino edizione di Salerno)

      Postato da - giovedì 11 ottobre 2007 alle 16.17 Commenti (0)

   «Tax free shopping per i turisti»

 


   Un ufficio doganale ad Amalfi: a chiederlo, il delegato Cidec Francesco Florio. L'obiettivo è di assicurare ai turisti una soluzione facile e veloce per ottenere il rimborso dell'Iva.

«I clienti che fanno shopping nell'Unione Europea - spiega Florio - pagano l’Iva sui beni che acquistano. Il prezzo totale degli acquisti deve essere superiore al limite minimo stabilito dalla legge italiana: 155 euro + Iva spesi anche in più articoli, ma in un unico negozio. I non residenti nella Unione Europea hanno diritto a recuperare l'Iva sugli articoli acquistati.

Il problema è che gli unici uffici doganali sono a Capri e a Capodichino. Non sempre, dunque, i turisti, che qui da noi sono numerosi, hanno il tempo di fermarsi in aeroporto, spesso trovano lunghe file o gli uffici chiusi e così perdono il diritto al rimborso».

(Mario Amodio da Il Mattino - edizione Salerno)

      Postato da - mercoledì 3 ottobre 2007 alle 16.29 Commenti (0)

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